Nell’ambito dell’insegnamento di Educazione Civica, la classe 1 Liceo Classico si è misurata con un “compito di realtà”: creare una presentazione multimediale a supporto di una campagna di comunicazione sulla cura del patrimonio storico-artistico e del paesaggio, destinata ad un pubblico di teenager. Prendendo spunto da un fenomeno attuale come quello delle proteste degli ambientalisti cosiddetti di “Ultima Generazione”, un gruppo di studenti ha girato e interpretato un cortometraggio che desideriamo condividere poiché ci è sembrato efficace e motivante, oltre che divertente.
I beni storico-artistici e il paesaggio come patrimonio vivo
di Edoardo Baldelli, Ettore Catena, Michele Guzzi, Giorgio Quarti
L’idea di realizzare questo video è stata concepita durante il percorso di Educazione Civica propostoci dalla professoressa Maria Grazia Balzarini, docente di Storia dell’Arte. Grazie alle lezioni incentrate sulla tutela del nostro patrimonio culturale, abbiamo compreso che, molto spesso, a causa di uno stile di vita sconsideratamente frenetico, ci dimentichiamo di tutto ciò che ci sta intorno. Abbiamo riflettuto sul rapporto tra patrimonio culturale, artistico ed ambientale ed abbiamo analizzato l’art. 9 della nostra Costituzione, il quale ha come obiettivo principale la tutela del patrimonio stesso, che lasceremo in eredità alle generazioni future.
Un compito di realtà per comprendere il valore del patrimonio
Il nostro Paese è talmente ricco di storia e cultura che siamo riusciti a trovare opere apprezzabili anche in piccoli Comuni: per questo motivo abbiamo scelto di girare il video nella cittadina di Brugherio, in provincia di Monza Brianza. Lavorare in gruppo non è stata la più semplice delle imprese: tra noi compagni siamo assai diversi e mentre alcuni credevano fortemente nella realizzazione del cortometraggio, altri erano più scettici. Tuttavia, siamo molto soddisfatti del risultato finale.
Michele, responsabile della sceneggiatura, si è occupato di una parte della presentazione e della stesura dei dialoghi, adattandoli alle caratteristiche dei componenti del gruppo di lavoro, per ottenere una recitazione più spontanea e naturale possibile. Ha, inoltre, “prestato” la sua voce. Ha spronato ed incoraggiato tutti quanti, soprattutto quando si pensava di non riuscire a raggiungere l’obiettivo.
Il nostro compagno Pietro Paolo Angioni, pur non facendo parte del gruppo di lavoro, ha dedicato il proprio tempo libero alla realizzazione delle riprese. Ha rivelato uno spiccato talento: servendosi esclusivamente di un cellulare, montato su apposito supporto, ha ripreso quasi tutte le scene.
Edoardo ha contribuito alle riprese e ha seguito un metodo “innovativo” che ci ha permesso di risparmiare molto tempo: ha girato poche lunghe scene che poi ha tagliato in clip. Dove, tuttavia, ha dimostrato le sue eccellenti abilità digitali è stato nel montaggio delle clip del cortometraggio, della presentazione, delle tracce audio e delle canzoni.
Ettore e Giorgio si sono occupati delle presentazione che costituisce la parte centrale del video.
Insomma, tutti abbiamo prestato il nostro contributo e abbiamo profuso un grande impegno al fine di portare a termine questo progetto.
La nostra pARTE
Cercando di attenerci il più possibile alle indicazioni forniteci dalla professoressa Balzarini, abbiamo realizzato il video per sensibilizzare soprattutto i più giovani alla tutela dei beni culturali e del paesaggio italiani e per condurli alla convinzione che non abbia molto senso rischiare di danneggiare opere del nostro patrimonio per richiamare l’attenzione sulla necessità di salvaguardare il pianeta.
Ma il fine del cortometraggio è stato anche quello di sottolineare come paesaggio e patrimonio artistico siano profondamente legati e come sia necessario che tutti noi, in nome della tutela della cultura e della storia, facciamo la nostra pARTE.
Studenti Terzo anno
Prima Liceo Classico
Istituto Salesiano S. Ambrogio Milano