Che cos’è l’ora di Cittadinanza e Costituzione se non porta a vivere nella società in modo più responsabile e consapevole? Così, da un lavoro sullo stato della ricerca in Italia proposto ai nostri allievi del Liceo Scientifico e grazie al dott. Silari, zio di uno studente, è emersa una incredibile opportunità: quella di poter dialogare con una delle più importanti figure a livello internazionale della comunità dei fisici: il prof. Ugo Amaldi.

Ripartiamo dai giovani investendo nella ricerca

di Valentina Rotta e Silvia Tona

Il prof. Amaldi, infatti, ha ideato e realizzato importanti progetti negli anni in cui ha lavorato al CERN di Ginevra, è autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche e di testi di fisica sui quali hanno studiato oltre due milioni di studenti ed è anche il “padre” del CNAO di Pavia, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, eccellenza italiana nella quale la fisica si allea con la medicina per la cura dei tumori, la cui costruzione ha tenacemente sostenuto anche quando i finanziamenti sembravano venir meno.

#PianoAmaldi

Avendo investito energie anche nell’ambito dell’insegnamento in diverse Università italiane, il Professore Amaldi ha accolto con molto piacere la richiesta di incontrare gli studenti di IV e V del Liceo Scientifico e Classico dell’Istituto Salesiano S.Ambrogio e dialogare con loro, collegato da Ginevra, sede del CERN, per presentare agli studenti quello che è ormai diventato noto sul web come #PianoAmaldi: una proposta avanzata al presidente del Consiglio per il rilancio della ricerca di base nell’Italia post-Covid, che propone di aggiungere 1,5 miliardi al bilancio della ricerca pubblica – di base e applicata – già nel 2021 e continuare fino a raggiungere l’1,1% del PIL nel 2026, in modo da raggiungere l’investimento della Germania.

Gli obiettivi sono invertire la “fuga dei cervelli” con aumento delle borse di dottorato e del numero di ricercatori, lanciare nuovi grandi progetti di rilevanza scientifica e sociale, potenziare i laboratori e le infrastrutture di ricerca esistenti e trasferire conoscenze e tecnologie dalle Università e dagli enti pubblici alle imprese, in particolare a quelle medie e piccole.

Investimenti cruciali e irrinunciabili

Il prof. Amaldi, con grande passione e competenza, ha fatto intuire a tutti quanto questi investimenti siano cruciali e irrinunciabili se vogliamo ritornare come sistema paese a crescere e se vogliamo che le nuove generazioni abbiano un futuro. L’esposizione completa del progetto si può trovare da pagina 105 del volumetto “Pandemia e resilienza“, redatto dalla Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili.