Sembra ancora tutto surreale. Sentiamo pulsare tutti i dolori di questo duro colpo, fisico e soprattutto psicologico. La nostra quotidianità è continuamente farcita di “ricordi”… ricordi di un tempo vicino, ma che purtroppo sembra appartenere ad un’epoca lontana. Tutto è cambiato, in poco tempo. È stato come fare un salto nel vuoto e ritrovarsi in un attimo nello stesso posto avendo, però perso la capacità di orientarsi… nessun escluso.
Un uomo disorientato oggi non sa vivere
di Luca Bertante
Siamo figli di una società che ci gestisce in toto. Il nostro quotidiano segue un calendario giornaliero forzatamente pieno di impegni, appuntamenti, luoghi, incontri stabiliti e ben organizzati. Ma in questo pacchetto “all inclusive” forse non c’è spazio per l’imprevisto o, se c’è, stravolge completamente la nostra vita rendendoci inevitabilmente ogni volta più rabbiosi.
E ora?
Un piccolissimo virus è entrato nelle nostre abitudini, con la forza di un grandissimo, enorme e tanto scomodo imprevisto e tutti siamo tanto tanto arrabbiati. Impossibile non sentire il desiderio di ritrovare almeno qualche punto fermo, qualche punto di riferimento, capace di aiutarci a ritrovare l’orientamento. La scuola è chiusa, è vero ma con forza e determinazione desidera entrare in ogni casa, per continuare ad orientare attraverso il favoloso percorso dell’educazione.
Quando la scuola mette “in moto” la famiglia
Mai come ora fare scuola equivale a fare insieme alle famiglie. I ragazzi hanno bisogno di questa collaborazione perché solo attraverso una reale condivisione non si sentono abbandonati, non si sentono soli. Certamente questo non significa stravolgere ruoli e competenze, ma allearsi affinché i principi educativi diventino colonne portanti nella vita di ogni ragazzo. Quest’alleanza scuola-famiglia è possibile solo se la scuola sa di poter contare sulla forza di una genitorialità fatta di ascolto, partecipazione, condivisione, sostegno. È questo il momento per ritornare a parlare, ascoltare, consigliare, progettare insieme ai ragazzi.
Quanto ci siamo persi dei nostri figli?
Colpevole la frenesia dei nostri giorni, i minuti contati, l’agenda piena di impegni. Possiamo recuperare un po’ di tempo perduto…. perché il tempo ora c’è. Vedere famiglie intere con le scarpe da ginnastica mettersi in gioco davanti ad una telecamera eseguendo esercizi che ho assegnato per Scienze Motorie, mi ha fatto ricordare la forza di questa alleanza, rendendomi ancora più fiero del mio lavoro. Una comunità che educa e che cammina insieme sulla strada dell’educazione aiuterà i nostri ragazzi ad “orientarsi” in questa vita meravigliosa, più forti e valorosi che mai.
Docente di Scienze Motorie
+ Istituto Tecnico Tecnico Tecnologico
+ Liceo Scientifico Scienze Applicate